Verrebbe da porsi la domanda: le persone possono provare gioia ricercandola nel mondo materiale?
La gioia può nascondersi in un mazzo di fiori sul tavolo, su un pensile in cucina oppure dentro un armadio?
Molte filosofie sono propense a dare una risposta negativa a questi interrogativi, sostenendo che la gioia si può trovare dentro sé stessi e spesso anche con un distacco dalle cose materiali.
Eppure, perché molte persone sembrano felici di coltivare il giardino, di addobbare le case, di mettere le candeline sulle torte di compleanno, di arredare con gusto la propria casa?
Credo che la risposta vada cercata nel fatto che le persone provano gioia a compiere queste azioni e queste attività hanno un’influenza sulla loro felicità.
Ci sono donne che amano i fiori recisi in casa e di tanto in tanto si concedono di acquistare un mazzo di fiori.
Altre persone provano gioia dopo aver fatto degli spostamenti in casa, aver ridipinto le pareti del salotto o aggiunto piante sul balcone o in casa. Tutto queste esperienze ci dicono che le persone ricercano la gioia nel loro ambiente di vita quotidiana, purtroppo, ci è stato insegnato ad ignorare piuttosto che a coltivare questo istinto
Proviamo a ridestare questo istinto e prendiamo atto che il mondo tangibile influenza le nostre emozioni.
La gioia non è una forza misteriosa e inaccessibile, ma emana direttamente dalle proprietà fisiche degli oggetti. Spesso si è portati a pensare all’estetica come a qualcosa di frivolo, specialmente nella cultura occidentale, sembra che non dovremmo occuparcene troppo altrimenti rischiamo di apparire superficiali.
Che relazione esiste tra l’estetica e le nostre emozioni? Come ci procura gioia?
E’ provato che una città colorata, un parco verdeggiante e curato, la fioritura dei ciliegi, una vista a picco sul mare, provocano intense emozioni gioiose.
Dobbiamo imparare che piccoli cambiamenti possono infondere una gioia straordinaria a luoghi e a oggetti ordinari. Non esiste un metodo da apprendere per ottenere la gioia. L’unico requisito indispensabile è essere aperti alla gioia che già ci circonda!
L’estetica cambia l’atteggiamento e il comportamento delle persone.
Basta guardarsi intorno e ci spiegheremo perché ad esempio, alcuni negozi sono desolatamente vuoti ed altri fervono di attività; alcuni ambienti rendono le persone ansiose e competitive, altre favoriscono socialità e tolleranza.
Il potere dell’estetica della gioia sta nel parlare direttamente al nostro inconscio, tirando fuori il meglio di noi senza che nemmeno ce ne accorgiamo.
Ognuno di noi nasce con la capacità di provare gioia, non è una cosa che troviamo, la possediamo e possiamo crearla per noi e per le persone intorno a noi.
Non c’è bisogno di acquistare un oggetto costoso o di tendenza per trasformare uno spazio in modo gioioso.
Noi crediamo spesso che le nostre attività quotidiane si muovano su uno sfondo piatto, invece ci sono opportunità, meraviglia e gioia, dobbiamo solo imparare a individuarle.
La gioia è nei piccoli momenti capaci di innescare grandi cambiamenti.
Provate a porvi queste domande:
- Chi sono le persone più gioiose della vostra vita? Le vedete spesso?
- Provate gioia per il vostro lavoro?
- Ridete spesso?
- Quando entrate a casa quale emozione provate?
- Quali attività si suscitano gioia?
- Nella vostra città o nel vostro paese trovate gioia?
- In quale luogo vi sentite felici?
- Ridete insieme ai vostri famigliari?
Che cos’è la gioia?
La gioia è saltare, danzare, giocare, volteggiare, ridere.
E’ un’emozione piena di energia, esuberante, piena di vitalità e vivacità, molto spesso contagiosa.
E’ energia che è intorno a noi e dentro di noi, entrambe possono alimentarsi a vicenda e attraverso uno scambio energetico positivo, influire sul nostro umore, sul nostro sorriso, sulla nostra vita.
Proviamo a lasciarci contagiare dalla gioia!