COLORI VIVACI EQUIVALGONO AD ENERGIA
Gli oggetti più vitali, così come i luoghi hanno un denominatore comune: colori brillanti e vivaci. Che si tratti di una serie di case colorate o di una serie di matassine di filo colorate di una merceria, il colore vivace suscita una sensazione di gioia.
I colori vivaci caratterizzano i festival di tutto il mondo, dalle feste di carnevale di Rio, al carnevale di Venezia, al festival di Holi, in India, chiamata anche festa dei colori, ai draghi danzanti cinesi che inaugurano il nuovo anno, vediamo come i colori siano i veri ed indiscussi protagonisti.
Se il significato simbolico del colore varia da cultura a cultura, la vivacità intesa come gioia è universalmente indiscussa, ed è impossibile separare colore ed emozione.
I colori vivaci che vengono associati alla gioia sono prevalentemente il giallo e l’arancione con tutte le loro sfumature.
I bambini percepiscono istintivamente questa associazione tra gioia e colore; studi sui disegni dei bambini in età prescolare dimostrano che i colori vivaci sono associati alla felicità mentre i colori scuri alla paura e alle emozioni negative.
Per i nostri antenati il colore era legato alla sopravvivenza, oggi il colore per l’uomo moderno è quasi inutile per restare in vita ma è un lusso prezioso come essere intellettuale e spirituale.
I nostri occhi, secondo gli scienziati sono in grado di vedere fino a sette milioni di sfumature diverse, anche se il mondo degli uccelli ha uno spettro cromatico molto più ampio che è in grado di percepire i colori ultravioletti, resta il fatto che la nostra capacità di distinguere i colori è un indicatore della ricchezza che ci circonda. Secondo il pittore tedesco Johannes Itten, “Il colore è vita; un mondo senza colori ci appare morto”
Il rapporto con il colore si è evoluto e i colori provocano un cambiamento inconscio nel rapporto delle persone con il loro ambiente; spesso questo rapporto viene sottostimato perché consideriamo l’effetto dei colori decorativo, non utile. E’ proprio qui la chiave di volta: imparare a considerare il colore come un elemento utile per il nostro benessere.
Impariamo dalla natura: il colore penetra l’intero spessore dell’oggetto. Ad esempio, la fragola è rossa, il caco arancione sia fuori che dentro. In natura il colore significa qualcosa: uno stadio di crescita, una concentrazione di minerali.
Nel mondo fatto dall’uomo il colore si posa sulla superficie, come una patina sottile. Lo dice l’etimologia della parola, che deriva dal latino “celare”, nascondere.
Pensiamo quindi al colore come a qualcosa che nasconde ciò che sta sotto ma reagiamo ad esso come qualcosa che rivela.
Proviamo ad avvicinarci alla natura, all’essenza del colore, a ciò che ci trasmettono andando dritto al cuore.
Il colore è caffeina per i nostri occhi, è uno stimolante per la nostra energia, è adrenalina per il nostro corpo.
